I fotografi dell’Associazione Culturale Provediemozioni.it con il patrocinio della Consulta Tra Le Antiche Istituzioni Bolognesi, in collaborazione con l’associazione Succede Solo A Bologna e in occasione di ART CITY Bologna, il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in concomitanza di Arte Fiera (24 – 26 gennaio 2020) presentano una mostra fotografica di Lightpainting intitolata Bologna: racconti con un fil di luce.
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Provediemozioni.it anche quest’anno ha voluto realizzare un progetto di light painting nella Giornata Internazionale della Luce, 16 maggio 2019, ed ha scelto come location uno dei luoghi più bui della storia d’Italia, Monte Sole e i luoghi dell’eccidio di Marzabotto del 1944.
Fotografia sportiva con Fabio Grandi, mercoledì 17 aprile alle ore 21 presso l’Associazione culturare Provediemozioni.it (Via R.Sanzio 6 Bologna).
Disegnare con la luce, per dipingere il soggetto inquadrato controllando con maestria una sorgente luminosa proprio come fosse un pennello. Si chiama “Light painting” ed è una affascinante tecnica fotografica che l’associazione culturale bolognese Provediemozioni.it, che riunisce fotografi amatoriali e da dieci anni si occupa della divulgazione della cultura fotografica e dell’educazione ambientale, sperimenta ormai dal 2013, catturando l’attenzione di enti, istituzioni e associazioni.
Tra questi, la Consulta fra antiche istituzioni bolognesi, in collaborazione con la quale Provediemozioni.it ha ideato un progetto per la valorizzazione dei monumenti e degli edifici bolognesi proprio tramite la tecnica del light painting.
La prima volta che l’associazione si è cimentata nella tecnica del lightpainting era il 2013 ed è stato raccontato sul blog.
Da allora abbiamo fatto molti passi avanti sia da un punto di vista prettamente tecnico che di conoscenza del lavoro altrui che è sempre un’indispensabile fonte di ispirazione. Quando ci siamo resi conto di avere imparato una tecnica molto particolare, ancora davvero poco usata in Italia, abbiamo cercato di capire come potessimo venire fuori in pubblico con qualcosa di unico e di completamente “nostro”.