Ciao, mi chiamo Claudio e anche se sono solo pochi anni che faccio parte di Provediemozioni, il virus” della fotografia mi ha colpito ormai più di 45 anni fa quando mio padre mi comprò una Miranda Sensorex II (qualcuno se la ricorda???) a cui seguirono una Olympus OM-1 ed una OM-2, una fantastica Zenza Bronica 6×6 reflex con obiettivi intercambiabili (che ho ancora), poi sono entrato nel mondo Nikon: prima ho avuto la Nikon F-801 (un vero mulo!) e poi la F-70 e intanto mi ero costruito in casa anche una bella camera oscura dove ho passato diverse notti tra successi ed immancabili insuccessi. Ma è con l’arrivo del digitale che si è risvegliata in me la passione per la foto così ho comprato una Nikon D700 (una delle prime full frame a prezzo abbordabile) e adesso scatto con una Nikon D800E corredata di obiettivi Nikkor che vanno dal 14mm al 300mm e il desiderio di condividere i miei scatti e avere nuovi stimoli, mi ha portato a Provediemozioni.


Mi piace molto fotografare quando viaggio perché ricevo moltissimi stimoli; quando mi trovo nelle grandi metropoli sono attirato dalle geometrie dei palazzi e dalla gente mentre mi affascinano i paesaggi quando sono immerso nella natura in posti lontani ma non disdegno di riprendere un po’ tutto ciò che mi colpisce compreso immagini un po’ surreali.



Abito vicino a Bologna ma viaggio molto perché sono un Accompagnatore Turistico e guido dei tour in bicicletta in diverse regioni italiane ma ho lavorato anche in Olanda e in Austria. Purtroppo però in Estate il mio lavoro, che mi piace moltissimo, mi tiene lontano da casa e mi offre poche possibilità di fotografare quindi mi rifaccio in Inverno quando non ci sono più tour e posso dedicarmi con più impegno alla fotografia sia scattata che alla archiviazione e postproduzione, la moderna camera oscura digitale.

Mi piace la vita all’aria aperta (altrimenti avrei scelto un altro lavoro!) e lo sport; vado in mountain bike, in palestra, mi piace fare escursioni in montagna, sciare e un po’ tutto ciò che è impegnativo ma che dà soddisfazione, un po’ come la fotografia.
Claudio Palmieri