Il paesaggio urbano visto dai nostri soci ha confermato una spiccata sensibilità da parte di tutti.
La mia immagine ‘Formicaio, NYC’ è risultata la più votata probabilmente in quanto tentava di rappresentare una realtà (veduta dall’alto di una strada newyorkese circondata da grattacieli) attraverso la tecnica fotografica della multi-esposizione per rendere la stessa meno ‘REALISTICA’ e porre l’accento sull’affollamento. O forse dovrei dire sovra-affollamento.
Ecco quindi una multi-immagine ricavata da una doppia esposizione sullo stesso fotogramma in fase di scatto che è stata ulteriormente duplicata, sovrapposta ‘sfalsata’ e adeguatamente mascherata attraverso il livelli in PS donando al tutto un sapore ‘retrò’ e/o ‘metropolis’ che a quanto pare ha ben funzionato.
Come ultima considerazione sul ‘Formicaio’ vorrei spendere due parole sulla stampa. L’utilizzo della carta ‘Verona ultra-white’ ha reso la stampa davvero opaca (voglio dire più opaca di una semplice carta opaca) ed ha accentuato questo sapore ‘invecchiato’ grazie alla sua superficie cotonata.
Agli antipodi della mia scelta di snaturare la realtà, arriva seconda la bellissima foto di Renato che sceglie uno scorcio del quartiere (incompiuto) dietro al nuovo palazzo del Comune di Bologna. Immagine ‘contemporanea’ in quanto mostra lo scorcio urbano in maniera ‘asciutta’, facendoci riflettere sulle conseguenze dell’urbanizzazione incompiuta, terreno fertile per writers ed un senso di abbandono diffuso. Un piccolo messaggio da parte mia per Renato: adoro i tuoi cieli!
La foto di Rino invece, ci mostra il grattacielo dell’Unipol svettare da una veduta dalla tangenziale, completa di scie rosse lasciate dalle vetture in transito, un cielo da ora-blu ottimamente esposto. Forse una inquadratura più stretta avrebbe migliorato il risultato finale che comunque è buono e ci ricorda come la scelta dei nuovi materiali per le costruzioni sia in continua evoluzione.
Il buon Leonardo, sempre molto creativo (vorrei dire sempre ‘un passo’ avanti per la bontà della sue idee) continua in qualche modo a voler offrire della ‘storie’ fatte da più fotogrammi. Questa volta sceglie il patchwork idea apprezzabilissima ed al tempo stesso rischiosa se non si riesce a dare omogeneità alla sommatoria della immagini presentate.
Infine Adriano che ci offre una veduta dei palazzi fieristici davvero meticolosamente preparata e ci mostra come l’utilizzo di PS non sia necessario nelle foto di architettura se si è dotati di buon occhio e si sa usare un obiettivo ‘basculante’.
Per il prossimo lancia la sfida ho pensato al seguente tema/esercizio: EMULARE I GRANDI MAESTRI.
“Le opere dei grandi fotografi e artisti spesso ci tolgono il fiato per la loro profondità, ci fanno riflettere sul come ed il perchè siano state scattate. Spesso ci chiediamo: ‘chissà con quale macchina sono state scattate!’ ma ad una riflessione meno superficiale potremmo già risponderci che il mezzo (tranne rari casi) non incide sulla potenza espressiva dell’immagine. Ciò che è stato colto era alla portata di chiunque, era lì pronto per essere registrato da un qualsiasi sensore/pellicola.
Viene quindi richiesto di ispirarsi ad un’opera di un fotografo che abbia caratterizzato la fotografia dal novecento fino ad oggi. E’ consentito l’uso di qualsiasi tecnica e qualsiasi post-produzione al fine di raggiungere il risultato voluto.
La foto non dovrà necessariamente essere una copia di quella scelta, ma dovrà in una qualche maniera ricordarla esteticamente o concettualmente ed anzi, starà ad ognuno di noi provare a re-interpretare e dare quel tocco di originalità allo scatto. L’importante è che risulti chiaro il tentativo di ‘citare’ l’opera o l’autore scelti”.
A tal proposito, oltre al titolo della propria foto (ed alla descrizione opzionale) sarà necessario fornire allegata all’immagine realizzata anche l’immagine scelta con i riferimenti (nome autore ed eventualmente il titolo). Sarà sufficiente una fotocopia o una stampa da computer (su carta semplice!) anche in bassa qualità.
Il panorama degli autori a cui ispirarsi è talmente vasto che questo consetirà, in fase di discussione, di parlare di Fotografia studiando ed apprezzando opere che hanno segnato la storia di questa importante arte visiva che tanto amiamo.
In bocca al lupo!
Una risposta su “Resoconto lancia la sfida di aprile – Paesaggio urbano”
Conosco abbastanza bene New York e da un po’ mi chiedo da dove è stata scattata la foto vincitrice.
Quando ci tornerò vorrei tentare di imitarla. Grazie e complimenti per la bella foto