di Domenico Leggieri
Una giornata bellissima, il meteo comunicava pioggia, ma quando l’associazione “Provediemozioni” si organizza per un’ uscita, anche il celo cambia umore e si rasserena augurandoci una buona giornata.
All’inizio non conoscevo tutti però nell’arco di due minuti già ero a mio agio. Io non sono mai stato in alta montagna, e quindi come un bambino mi sono meravigliavo di tutto ciò che mi circondava. Molto interessanti sono stati i segni sulle pietre, che indicavano che nelle vicinanze c’era una fonte d’acqua, per non parlare di come era fresca e buona.
Poi molto interessanti erano i cartelli che indicavano le direzioni da percorrere però il bello era che non c’erano delle strade.
Particolari erano i segnali del confine tra Toscana ed Emilia Romagna, quando si passa sul confine si è in due posti contemporaneamente, e quella è stata una bella sensazione, mi è venuto in mente il film “I passi dell’amore – A Walk to Remember” dove una ragazza ammalata, prima di morire aveva una lista di desideri tra i quali c’era quello di essere in due posti contemporaneamente, il suo ragazzo decide di esaudirli tutti, compreso questo, e la porta sul confine tra due paesi.
Comunque, arrivati sulla vetta, si provano sensazioni bellissime, li c’era un lago, e il cielo nuvoloso si rispecchiava in esso, tutto ciò che guardavo era sotto di me, e l’occhio si perdeva sull’orizzonte.
Bellissima giornata, grazie a tutti.
4 risposte su “Resoconto trekking al Corno alle Scale per le fioriture d’alta quota”
Eh, purtroppo non ero presente, ma rivedere i luoghi a me così cari raccontati così mi fa un gran piacere! Grazie Domenico! e un ciao a tutti i partecipanti. Sonia
grazie a voi tutti, e grazie a marco che organizza queste belle fughe in alta quota… 🙂 non vedo l’ora di ritornare a bologna
E’ stata una giornata molto gradevole ,bella camminata con un sole che ci ricordava tutte le sue caratteristiche …specialmente alle 14 del pomeriggio….Grazie a tutti della compagnia….cani compresi 🙂
Carissimi queste uscite in natura sono quanto di meglio si possa sperare per gli appassionati come noi ma vi ricordo che si tratta di trekking fotografici. Quindi bello appagare anima e corpo ma un pò più di attenzione alle foto sarebbe gradita anche dai nostri utenti del web … nel senso che le meraviglie descritte con le parole a volte non sono altrettanto ben descritte con le immagini. Credo che dovremmo dare più attenzione anche alla fotografia con l’intento di comunicare con il linguaggio fotografico le emozioni e le meraviglia di madre natura.
A proposito di linguaggio fotografico mettete in agenda la serata di Aniceto Antilopi del 12 ottobre 2011.