La fotografia di architettura di Stefano Barattini
Mercoledì 6 dicembre 2017 ore 21.00
A.C. Provediemozioni.it (Centro sportivo Barca – Via R. Sanzio 6 Bologna)
La fotografia di architettura è un genere molto vasto e che si presta a molteplici interpretazioni.
Quello che vorrei mostrare nella serata è il mio modo di vedere l’architettura e di rappresentarla attraverso i miei scatti.
Ho frequentato Architettura al Politecnico di Milano senza però conseguire la laurea e questo sicuramente era un segnale importante che mi ha fatto apprezzare l’architettura e l’arte in generale.
La serata non sarà soltanto la visione e descrizione delle immagini, ma vorrei entrare anche nel merito della realizzazione di uno scatto e a tal proposito ho inserito alcune immagini per raffrontare l’immagine come è stata scattata e la stessa immagine dopo la post produzione.
Altro tema importante è l’uso del colore o del bianco nero… Nelle mie foto non c’è uno stile riconoscibile unico, sia in fase di ripresa che nella post produzione, in base a quello che in quel momento la scena mi comunica e che desidero comunicare.
Ci sono dei temi che mi stanno particolarmente a cuore come l’architettura razionalista del periodo 1920-40. In questo caso utilizzo quasi sempre il bianco nero per evidenziare le forme della struttura senza avere distrazioni dal colore.
Altro tema interessante è l’inserimento di persone (poche) all’interno della scena, dove l’architettura diventa una scenografia e si può trovare a metà strada con la Street, generalmente poca presenza umana e di piccole dimensioni per meglio evidenziare il rapporto tra uomo e ambiente.
Non manca la foto di dettaglio architettonico nel quale ricerco principalmente l’aspetto minimalista.
Inoltre quest’anno ho iniziato un progetto sulle periferie milanesi e il sorgere di immensi quartieri ad uso prevalentemente abitativo ma in mezzo al nulla, senza servizi o sistemi di comunicazione efficienti, vere cattedrali nel deserto.
Ecco che la fotografia di architettura diventa documento e denuncia.
Al termine della serata ci sarà tempo per una discussione finale.
Mia breve biografia:
Ho iniziato a fotografare nel 1979, quando ho cominciato a viaggiare e legato indissolubilmente la fotografia al viaggio. Dal 1990 (per circa 5 anni) inizia la mia collaborazione con la rivista Mototurismo e in seguito Scooter Magazine, dove ho pubblicato diversi miei reportage di viaggio e altri articoli legati al mondo degli scooter.
Dopo una pausa di riflessione, nel periodo in cui stava nascendo l’era digitale, ho ripreso la fotografia adattandomi alle nuove tecnologie, sempre legandola ai viaggi soprattutto in Africa.
L’architettura (con particolare interesse per il periodo razionalista) e gli spazi suburbani in continua crescita dove la presenza umana, nei miei scatti, è quasi sempre assente sono temi che tratto periodicamente.
Da circa 4 anni ho iniziato, con grande interesse e soddisfazione, a fotografare i luoghi abbandonati. Questi posti emanano un fascino unico, fatto di luci e ombre, di polvere, odori e grandi silenzi ma soprattutto di ricordi. E sono questi ricordi, queste tracce del passato, che vado a cercare e catturo con la macchina fotografica, perdendomi negli ambienti alla ricerca dell’inquadratura adatta e della luce giusta per meglio rappresentarli. Sono una sorta di universo parallelo che vive a poca distanza da noi e che la fotografia contribuisce a riportarlo per un momento in vita.