Foto di copertina di Massimo Galli – Vincitore della sfida
Salve a tutti sono stato piacevolmente colpito dalla nostra ultima serata di lancia la sfida perchè ancora una volta la fotografia mi ha dimostrato quanto sia diverso il nostro modo di pensare, “fortunatamente” (permettetemi le virgolette) abbiamo visto scatti a cui uno dava un’idea e ad un’altro l’opposto, ed è proprio questo secondo me il bello, devo dire sinceramente che a me è piaciuta tantissimo la foto di Giuseppe Mazzù.
Con la foto sulla spiaggia dove la macchina fotografica era l’oggetto smarrito e scattava l’immagine come per farsi trovare, l’ho trovata originalissima e non banale, come la maggior parte delle altre, compresa la mia, e sicuramente meritava di vincere la sfida.
Il prossima tema che ho scelto sicuramente non ci permette di creare da noi situazioni o restare in casa visto che le ultime sfide non ci hanno fatto uscire di casa. Ho deciso di lanciare la sfida con I MESTIERI DI UNA VOLTA, ovvero lavori che stanno scomparendo, quante volte vi siete trovati in situazioni in cui avete detto ma guarda un po c’è ancora chi fa…
Il mese di marzo con le sue prime feste di paese ci daranno l’opportunità di trovare qualche spunto, oppure ci troveremo a pescare nel nostro immenso archivio, sicuramente qualche bella immagine fatta in passato ci sarà sicuramente.
Buoni scatti a tutti.
Massimo Galli
Una risposta su “Risultati lancia la sfida di febbraio 2014 – Oggetti smarriti”
complimenti a Massimo che ha vinto la sfida con un immagine dai toni forti ma nel contempo romantica, il mio pensiero va subito alla disperazione della bimba che si accorge di aver smarrito la bambola del cuore.
In un primo momento non avevo colto l’originalità dello scatto di Giuseppe ma queste serate di confronto servono proprio a questo e sono d’accordo con Massimo quando dice che avrebbe dovuto vincere la sfida.
Quando ho pensato agli oggetti smarriti come tema da proporre non pensavo solo a quegli oggetti che abbiamo perso per strada e che, se sono fortunati, finiscono per essere rinvenuti da qualcun’ altro, che gli darà magari una nuova occasione o semplicemente verranno conservati nell’ufficio “oggetti smarriti” ,ma pensavo piuttosto a quegli oggetti che, loro malgrado, cadono in disuso, perdono il loro senso, si smarriscono, perdono un pò la loro identità , magari dimenticati da qualche parte o dentro ad un cassetto pieno di altre cianfrusaglie. Cosa c’ è di più smarrito di un oggetto che ha perso il suo originale contesto?
È lì, progettato ,creato, prodotto, commercializzato, inutilizzato e in fine dimenticato.
Gli oggetti ci circondano, ci ossessionano, ci impediscono e ci aiutano, invadono la nostra vita ci tolgono lo spazio ci sommergono, gli diamo troppa importanza e in fine ci sopravvivono.
Graziella Luccarini