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Lancia la sfida

Risultati lancia la sfida di gennaio 2012 – Tema: Dietro la porta chiusa

Di

“Eccomi qui inaspettatamente a fare un resoconto di una serata di Lancia la in qualità di vincitrice.
Una bella idea questa sfida, una competizione che fa crescere, che fa pensare e che fa entrare nel profondo delle cose. Un esercizio, quello di andare nel profondo appunto a cui molti spesso in questa società sempre più superficiale non sono più abituati.

di Sfefania Marchetti - Vincitrice della

Una cosa che mi piace di questo confronto è che le non siano accompagnate da titolo perchè, secondo me, è importante che queste siano una evidente espressione del tema proposto, magari interpretato in modi diversi, ma che abbiano un “chiaro impatto” su chi pensa a questo tema. Come appunto si diceva quella sera, un foto è come una barzelletta: non andrebbe spiegata. Sono profondamente d’accordo.
Sono felice che il secondo e terzo classificato siano nuovi corsisti. Spero che questo li incoraggi a continuare questo percorso senza fine.

di

di Valentina Lazzari

di Gabriella Buonsanto

Sulla mia posso dire solo questo: ero più lì che a casa. Quando è uscito il tema ho subito pensato a quella porta. Al 42° di ospedale con mio padre ero piena di un sentimento che volevo esprimere e che non credevo avrebbe così colpito.
Questa dimostra che spesso la sofisticata elaborazione non è necessaria per raggiungere un obiettivo, quanto invece basti con semplicità lanciare un messaggio che colpisca diretto il cuore di chi guarda.

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Foto di Silvia Bonsi

E per non cadere nel banale lancio una tema per la prossima molto pesante e difficile, un tema a cui di solito ci si tende ad allontanare: Il .
Mi scuso per questo argomento “dark”, ma perchè no? Perchè non parlare del dolore? Anche il fa parte della vita e nessuno ne è esente. Una cosa però ho imparato: il dolore può dividere o può unire. La nostra associazione è già molto partecipata e formata da un bel gruppo affiatato ma penso che una serata sul dolore potrebbe anche unirci ancora un pò di più…”
 

 

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11 risposte su “Risultati lancia la sfida di gennaio 2012 – Tema: Dietro la porta chiusa”

Stefania….un applauso ancora alla tua foto, da me votata per prima e, contrariamente alle tue “previsioni”, giustamente apprezzata dalla maggioranza dei presenti!!
Il prossimo tema è, vero, impegnativo e “pesante” ma la motivazione con cui ne hai motivato la scelta è ampiamente condivisibile!

Volevo complimentarmi con i nuovi componenti dell’associazione, Leonardo Bertinelli e Valentina Lazzari.
Avere successo nel lancia la sfida significa aver seguito e capito il corso fotografico di base.
I miei complimenti vanno in particolare a Valentina; che per prima cosa ha centrato il tema in pieno, e per secondo ci ha messo anche del suo.
Secondo me nella fotografia intesa come “arte” ci deve essere un 50% di essere oggettivo e un 50% di essere soggettivo.
In questo caso “nella foto di valentina” l’essere oggettivo è la perfetta attinenza al tema.
Perfetta attinenza perchè: nella fotografia come anche nell’analisi grammaticale, il soggetto è colui che compie l’azione. Nel tema dietro la porta chiusa, ovviamente il soggetto è colui che è dietro la porta chiusa, e che deve compiere l’azione. Attenzione però, perchè ci possono anche essere casi in cui la fotografia evoca, e non spiega direttamente le cose, come nel caso della foto vincitrice.
A questo punto però a stabilire la completezza della foto è l’altro 50 %, cioè la fotografia soggettiva.
la soggettività nella foto è quella parte del nostro cervello che comunemente chiamiamo CREATIVITA’. Scattare una foto troppo cruda e vera non ha creatività, non ha creatività perchè in quel caso è stata la macchina fotografica a fare il 100% del lavoro, mentre la macchina fotografica dovrebbe essere quel mezzo che ci permette di rappresentare la realtà come noi vorremmo che fosse e non com’è realmente. “la macchina fotografica è da pensare come un foglio bianco su cui scriverci i nostri pensieri, se la macchina fotografica fa il 100% del lavoro e come se il foglio bianco si scrivesse da solo, e allora noi che ci stiamo a fare?”. Valentina ci ha fatto vedere una parte della sua soggettività, dando una particolare scala cromatica e scattando la foto al cane “soggetto della scena” in una determinata situazione espressiva, sta aspettando qualcuno, forse il suo padrone. a questo punto qualcuno potrebbe dire ma anche nella foto vincitrice c’è uno stato d’animo. Certo!!! ma lo stato d’animo non è del soggetto che sarebbe colui che è dietro la porta chiusa, ma è del contorno della scena che è Stefania.

Queste non sono pignolerie, ma significa vederci chiaro, siamo in una associazione di fotografia e dobbiamo dare il massimo… bisogna pensare quando si scatta una foto!!! e non bisogna mai dire “partecipo per la presenza” perchè è il primo ostacolo verso chi vuole fare le cose seriamente e che vuole crescere.
credo di aver detto tutto,
un abbraccio a tutta l’associazione e in bocca al lupo.

Grazie Domenico di queste tue precisazioni,ma penso che lo
sforzo che tutti puntualmente cerchiamo di mettere in pratica attraverso i nostri scatti sia evidente,per raggiungere lo scopo.
Comunque ribadisco che la componente creativa debba sempre
avere il sopravento sulla componente oggettiva, senza
la creatività non c’è arte.
Ciao ross

@ Domenico

Complimenti al “professore” Domenico! Sembra abbia capito tutto dell’arte in generale e della fotografia in particolare! Tecnicamente forse potrebbe aver ragione ma, sfortunatamante per il Nostro, la fotografia non è solo fatta di tecnica o, per dirla come lui, di “analisi grammaticale”…. Anzi, la fotografia è la libertà di vedere le cose con i propri occhi …
“Quando è ben fatta, la fotografia è interessante.
Quando è fatta molto bene, diventa irrazionale e persino magica. Non ha nulla a che vedere con la volontà o il desiderio cosciente del fotografo. Quando la fotografia accade, succede senza sforzo, come un dono che non va interrogato né analizzato (Elliott Erwitt).
Comunque, come la si pensi, esprimo la mia solidarietà a quei giurati che, dando la loro preferenza alla foto della vincitrice, si sono resi complici di una dilettante colpevole di essere seguace di De Coubertin. Saluti e tanti auguri.

Complimenti davvero a tutti, come al solito siete riusciti a scandagliare il tema in tutti i suoi aspetti, tanti quanti i partecipanti a Lancia la sfida! (non oso immaginare cosa vi siate inventati per le altre foto che non sono pubblicate qui!!!!)
I miei particolari complimenti vanno a Gabriella, a proposito di creatività, per la fantasia e la simpatia della sua foto, che avrei certamente votato!
Spero di riuscire ad esserci nuovamente dei vostri dalla prossima volta. Baci a tutti!

Ciao a tutti, io non ho mi sento di avere tutte le competenze necessarie per giudicare in tutti i loro aspetti le fotografie esposte.Qualità, scala cromatica,angolo di ripresa,ecc… ho cercato di guardare le foto e capire l’emozione che mi trasmettevano e anche se sono arrivato secondo , nella mia scheda valutativa anonima non mi sono dato il voto più alto, perché ritenevo altre foto più belle della mia, ho scelto quella perché quando l’ho mostrata ad amici ognuno mi ha dato una versione diversa di quello che ci vedeva(ad esempio a me ricordava quei poveretti rimasti per sempre sulla Concordia,ad altri una scena di sesso,alla mia bimba gli ricordava l’orco cattivo).La vincitrice mi ha trasmesso un’emozione fortissima( mi ha fatto fare pure gli spergiuri eheheh) quindi è giusto così.
Vorrei aggiungere che se in AUTO la macchina fotografica fa il 100% del lavoro dietro c’è sempre la mano umana che la imposta e che decide il da farsi; quindi a volte è giusto che sia lei a decidere le sue impostazioni se il fotografo vuole così.
Io per opposto usa la macchina nel 99% dei casi in manuale anche se al corso Antonio ha detto di scattare quasi sempre in priorità di diaframmi.
Ci sono cose però che mi hanno malstupito nel lancia la sfida e che non mi aspettavo per nulla, ed è stato il vedere che un po’ di persone hanno tanto usato programmi di fotoritocco.Io mi sentivo male perché ho raddrizzato un po’ la foto e l’ho ritagliata poi arrivo li è c’è il seppia, scale cromatiche accentuate, pastorizzato…(il blu nella mia foto è reale perché ho la luce blu dentro la doccia ).
Ma la cosa che mi ha infastidito di più è stato che io mi sono scervellato un mese e mezzo a cercare il soggetto o l’idea da fotografare ,sfruttando il tema come punto di partenza, e delle persone hanno portato foto vecchie , magari di anni, usando il tema come punto di arrivo.
Scusatemi lo sfogo e spero di non aver offeso nessuno.
Buoni klik a tutti.
Leonardo

@Arturo

non mi dare del “professore”, non mi sento affatto un professore e non voglio nemmeno esserlo. Secondo me essere attinenti al tema non significa essere tecnici. E’ come se si desse un tema sul lupo e arrivi tu con una foto di un ibrido di lupo e mi dici, ma è più o meno la stessa cosa. Se per te va bene, allora tutto quello che ho scritto è stato tempo perso.

@ Leonardo

vorrei dirti una cosa, l’arte fotografica è fatta sia di scatto fotografico sia di camera chiara o scura”per gli amanti della pellicola”, affermare che la fotografia è solo il risultato di un click non è un errore ma capirai un domani che il foto ritocco è un arte vera e propria, e il fotografo “completo” è colui che ha una conoscenza poliedrica su tutto questo. La foto deve suscitare emozioni e non si deve vedere il foto ritocco o altro ma l’emozione che suscita.

@Rossella

hai ragione, ne abbiamo parlato della soggettività, ne ho parlato anche io, infatti penso ,e l’ho scritto, che ci debba essere un 50% di oggettivo e un 50% di soggettivo.

mi sa che non avete letto bene il mio primo commento. ho parlato tantissimo della soggettività, senza soggettività saremmo delle macchine e non persone.

Ragazzi attenzione alle regole, bisogna conoscerle ma non è obbligatorio rispettarle, tenete anche conto che “ogni bella foto è anche il risultato creativo del non rispetto delle regole”.

In ogni caso nella nostra lancia la sfida non ci grossi limiti ma solo indicazioni, saranno i votanti a decidere cosa piace e cosa non piace con i propri voti. (questo è il bello di lancia la sfida che siamo tutti attori e votanti, siamo tutti noi la giuria) Fare delle foto apposite o pescare nell’archivio non importa l’importante è svolgere il tema in modo semplice e efficace. Anche come si ci si arriva non è importante, le foto non sono belle o brutte in base a quando sono state scattate e come sono state scattate. Sono efficaci o meno efficaci a secondo del contenuto, la tecnica di ritocco in post-produzione deve solo essere adeguata e non troppo invadente.

Leonardo il ritocco è sempre consentito anche perchè tutte le foto sono ritoccate in qualche modo, primo o dopo poco cambia. Per esempio la foto che appare meno naturale di tutti in questa sfida è proprio la tua ma questo non toglie che risponde comunque benissimo al tema, che il blu è una lampada accesa prima della ripresa o aggiunto dopo in post-produzione non cambia niente è il risultato che conta come sempre.
Anche tra automatico è manuale non cambia niente, bisogna raggiungere il risultato desiderato e basta, la strada ognuno sceglie la sua … e a tal proposito ho scritto un bel articoletto che pubblicherò entro questa settimana, il titolo è tutto un programma “COGLI L’ATTIMO”

Ritengo comunque utile discutere sopratutto del contenuto delle immagini

Per esempio io avrei votato la foto di Gabriella come prima foto, ma questo è solo una mia impressione, in questa sfida vince chi riceve più voti e Stefania ha saputo attirare l’attenzione. Adesso però Stefania lancia un bel tema per la prossima, mettiamoci al lavoro.

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