Articolo di Antonio Iannibelli
Gli obiettivi insieme ai sensori sono i veri protagonisti della fotografia, sono loro che determinano la qualità finale di ogni immagine. Possiamo dividere in percentuale la responsabilità della nitidezza all’incirca in questo modo, 30 il sensore, 30 l’obiettivo, 10 l’otturatore, 10 il diaframma, 10 il corpo macchina nel suo insieme e l’altro 10 per cento gli accessori. Già questi numeri approssimativamente ci danno un’idea su come indirizzare le nostre scelte. Allora cerchiamo in questo capitolo di approfondire le conoscenze delle ottiche che tanta confusione creano tra i principianti. Prima di tutto bisogna sapere che anche tra questi esistono almeno tre fasce di prodotti, di qualità bassa, con costruzione scadente, costano molto poco. Di qualità media e costruzione affidabili, costi alla portata di molti. Di qualità elevata, con costruzioni eccellenti e costi a volte proibitivi.
Fatta questa grande distinzione dovrebbe essere chiaro che ci sono obiettivi e obiettivi. I principianti a volte si lasciano ingannare dal fatto che un 28-105 è sempre un 28-105 e non conoscendone le differenze comprano il più economico che trovano in commercio. Oppure quello che gli suggerisce il negoziante, di solito quello che ha in negozio e non quello adeguato alle sue esigenze. Allora è importante sapere che gli obiettivi più sono luminosi più costano, migliore è la qualità finale e ancora più elevato sarà il costo. Anche il nome incide sul costo finale, alcuni marchi come Nikon e Canon sono una garanzia che però si paga. Ma allora cosa bisogna fare per comprare l’obiettivo giusto? Il consiglio principale è non andate in negozio a comprarlo se non conoscete almeno le caratteristiche principali e soprattutto se il negoziante non è un vostro fornitore di fiducia. Se non siete degli esperti vi consiglio come sempre di chiedere a qualche conoscente intenditore, ci sono fotoamatori che sono dei veri maestri.
Ma la cosa migliore da fare è un corso di fotografia o perlomeno frequentare uno dei tantissimi circoli fotografici, qui i consigli saranno veramente spassionati e precisi. Quindi non abbiate fretta e continuate a seguire i consigli di Provediemozioni anche sulla rete. Ma se dovete comprare un ottica vuol dire che avete già un corpo macchina e che quindi una serie di cose già le sapete. Leggete anche “Il corpo macchina. Come sceglierlo e utilizzarlo al meglio”. Allora torniamo a come fare la scelta giusta.
Ho deciso che la fotografia mi piace, e che quindi ho voglia di fotografare a tutto campo per poi specializzarmi in futuro. Qualsiasi cosa vorrete fotografare un obiettivo cosiddetto “normale” non deve mai mancare nella borsa del fotografo.
Oltre alla luminosità, alla qualità e al marchio gli obiettivi vengono divisi in tre grandi gruppi, i normali, i grandangolari e i teleobiettivi.
I normali sono quelli che si avvicinano di più alla visuale e all’angolo inquadrato dei nostri occhi, in particolare il 50mm. Ma oggi con la diffusione degli obiettivi a lunghezza focale variabile sono chiamati normali anche gli obiettivi che comprendono questa focale. Le ottiche zoom cosiddette normali sono compresi tra 28mm e 105mm, sono anche le lunghezze focali usate per la gran parte delle nostre foto.
I grandangolari sono quegli obiettivi che inquadrano un angolo di campo più ampio della visuale umana, da 35mm in giù ma un vero grandangolare deve avere una lunghezza focale di almeno 28mm ma molto diffuso è anche il 20mm. Naturalmente vi sono molte altre focali intermedie come il 24mm e altri più spinte come i super grandangolari, da 18mm, 15mm e anche 10mm. Vengono utilizzati soprattutto nella fotografia di ambienti ristretti e interni. Buoni anche per il paesaggio e la fotografia di soggetti ambientati.
I teleobiettivi sono tutti gli obiettivi che invece inquadrano un angolo di campo più stretto dei normali, vi sono i piccoli teleobiettivi fino a 200mm i teleobiettivi fino a 500mm e i super teleobiettivi con angolo di campo strettissimo che arrivano anche a 1000mm e oltre. Queste ultime vengono utilizzate soprattutto dai fotografi di sport e di animali selvatici. I teleobiettivi in generale si utilizzano in ambienti aperti e per riprendere particolari anche molto lontani. Le lunghezze focali dei più piccoli invece sono usati soprattutto per i ritratti.
Gli obiettivi si distinguono non solo per l’angolo di campo ma anche per la prospettiva e il rapporto dei soggetti fotografati. Attenzione però che l’angolo di campo inquadrato non dipende solo dalla lunghezza focale ma anche dalle dimensioni del sensore usato.
I fotografi alle prime armi sono spesso indecisi su quale obiettivo comprare per prima, spesso per imparare comprano una macchina fotografica con ottiche fisse e zoom con escursioni estreme anche da 18mm a 500mm, niente di più sbagliato. La giusta scelta per chi deve iniziare è, secondo la mia esperienza, un obiettivo normale. Per almeno due buoni motivi, sono più facile da usare e sono le ottiche con le quale si realizzano la gran parte delle foto. Sono anche i più diffusi e a pari qualità i più economici. E’ giusto quindi comperare un normale magari a focale variabile ma di ottima qualità.
: Lascerei da parte le ottiche fisse per il momento, perché gli zoom soprattutto i normali appunto hanno raggiunto una qualità molto elevata anche se non possono raggiungere quella degli obiettivi a lunghezza focale fissa. In ogni caso per mantenere alta la qualità degli zoom non bisogna superare la moltiplicazione focale di 5x, ancora meglio sono i più classici 3x e dunque il 28-80 è l’ottica ideale per un buon rapporto di qualità, prezzo e manovrabilità. Ed è proprio con questo zoom che oggi si fanno gran parte delle foto. Attenzione però anche tra questi esistono comunque diverse categorie, ci sono quelli a luminosità fissa, da preferire, e quelli a luminosità variabile di qualità inferiore. Gli zoom 28-70 o 28-80 con luminosità fissa F2,8 sono attualmente i migliori, soprattutto quelli originali e dedicati al nostro corpo macchina. Ci sono alcune eccezioni come sempre, si trovano zoom simili altrettanto buoni, come il nuovo 24-70 F2,8 di Nikon, dal costo elevato (circa 1600 euro) ma anche alcuni universali come quelli prodotti da Sigma, Sigma 24-70 F2.8 EX DG Macro che costano molto meno (circa 600 euro) e che possono essere presi in considerazione. Naturalmente il consiglio è sempre sulle ottiche originali, anche se di poco sono sempre migliori in qualità, durano più a lungo nel tempo e mantengono un valore da usato molto alto.
Sono stato inseriti nel mercato anche zoom standard con luminosità variabile e stabilizzatore che a volte confondono i principianti. Si tratta di ottiche originali, spesso vendute in kit con il corpo macchina, che essendo poco luminose vengono dotate di stabilizzatore di immagine che aiuta a prevenire il mosso. Si tratta di un rimedio poco interessante perché alla fine la foto non sarà mossa ma comunque di scarsa qualità. In ogni caso la luminosità di un obiettivo non serve solo a ottenere foto in situazione di scarsa luce ma anche e soprattutto per vedere meglio attraverso il mirino. Il consiglio è sempre lo stesso zoom standard con moltiplicazione 3x e luminosità fissa 2,8. Aspettiamo che nascano anche questi ultimi con lo stabilizzatore d’immagine e allora sì che si fa un altro vero passo in avanti. Ma per adesso non abbiate dubbi, solo se non volete investire molto in fotografia comprate uno zoom universale ma se la fotografia è una parte importante della vostra vita almeno nell’obiettivo che userete maggiormente non badate a spese e comprate l’originale dedicato alla vostra macchina. Quindi come già detto nella scelta della vostra reflex (vedi, Il corpo macchina. Come sceglierlo e utilizzarlo al meglio) è meglio comprare il solo corpo e a parte l’obiettivo desiderato.
I consigli: Attenzione quindi alla moltiplicazione, alla luminosità e alla robustezza generale
Solo un accenno ad un obiettivo fisso normale, il 50mm F1,4. Si tratta di un vero gioiello adatto a fotografare in ambienti chiusi anche senza l’uso del flash, alcuni fotoamatori evoluti lo hanno nella borsa anche insieme allo zoom standard. Come vi dicevo il 50mm è il normale per eccellenza, raggiunge luminosità elevate e qualità eccellenti, soprattutto per la semplicità dello schema ottico. Il fatto che venga prodotto da quasi tutte le case costruttrici fa pensare alla sua grande diffusione, solo come esempio vi indico il SIGMA Obiettivo 50 mm EX f/1.4 DG HSM, e il NIKON Obiettivo 50mm f/1.4 G AF-S Nikkor costano circa 400 euro, stessa cosa in casa CANON.
I piccoli teleobiettivi; dopo aver comprato un ottica normale e aver imparato ad usarla con soddisfazione nasce l’esigenza di fare qualche cosa di diverso. Inevitabile a questo punto la scelta di un piccolo teleobiettivo. Anche in questo caso uno zoom, con le caratteristiche su dette, è la scelta migliore. I classici 80-200mm sono la naturale scelta dopo il normale 28-80mm. Anche in questo caso
attenzione alla luminosità se non volete spendere i circa 1000 euro del costo di un comune 80-200 F2,8 non fate l’errore di comprarne uno meno luminoso anche se costa solo qualche centinaio di euro. Non è la stessa cosa. Ancora di più in questa fascia di ottiche la luminosità è importantissima, per potere utilizzare questi obiettivi a mano libera infatti abbiamo bisogno di tempi più brevi rispetto ai normali. Infatti un tempo di 1/125 sufficiente per fermare in mosso tra le ottiche considerate normali non basta per i tele zoom che necessitano almeno di 1/250, che va quindi compensato con una maggiore apertura del diaframma (per approfondire leggi anche La tripla: Il diaframma, l’otturatore, la sensibilità). Anche in questo settore la scelta può essere fatta tra gli universali come il SIGMA 70-200mm F2,8 II EX DG APO Macro HSM e gli originali come il Nikon Obiettivo AF-S VR Zoom-Nikkor 70-200 mm f/2,8G IF-ED o il CANON EF 70-200 mm f/2,8L IS USM. Canon e Nikon vantano una costruzione più affidabile e una maggiore qualità e costano quasi 2000 euro, Sigma costa solo si fa per dire circa 900 euro.
Può darsi che dopo aver usato con successo per un certo periodo le ottiche normali abbiate bisogno di qualche cosa di diverso ma non sentite l’esigenza di un tele zoom allora due sono le strade possibili o un obiettivo macro di media lunghezza focale, in questo caso leggi l’articolo dedicato “La macrofotografia in natura” o un obiettivo grandangolare del quale parlerò più avanti.
I veri teleobietti e i supertele partono da una lunghezza focale che va da 300mm a oltre 100 ma i più diffusi sono i più luminosi che sono anche i migliori in assoluto. Il 300mm f2,8 i 500mm f4 e i 600mm f4 sono ottiche specialiste che si comprano solo se sappiamo veramente cosa farci. A questi “cannoni” dedicherò un capitolo a parte tutto per loro. In ogni caso se non potete aspettare scrivetemi.
Gli obiettivi grandangolari come ormai sapete anche tra i grandangolari esistono gli zoom e sempre di più valgano le regole dette sopra. Moltiplicazione massima 3x luminosità elevata e fissa sono gli ingredienti migliori per mantenere alta la qualità e allora solo alcuni esempi di cosa trovate nei negozi specializzati e soprattutto nella rete.
Nikon zoom AF-S Nikkor FX 14-24 mm f/2.8G ED (fx 1700 euro)
Nikon zoom Nikkor DX 12-24 mm f/4 IF-ED (dx 1200 euro)
AF-S DX Zoom-Nikkor 17-55mm f/2.8G IF-ED (dx 1400 euro )
Sigma zoom 10-20mm f/3,5 EX DC HSM (dx 900 euro)
Oltre alle cose già dette attenzione al formato, abbiamo detto che la lunghezza focale dipende anche dalle dimensioni del sensore, quindi solo gli obiettivi FX sono adatti alle macchine con sensore a formato pieno e rispondono alla lunghezza focale indicata. I cosiddetti dx sono dedicati alle reflex digitali con sensore più piccolo che a seconda delle dimensioni vanno moltiplicati, quindi la lunghezza focale effettiva non è quella indicata. Per esempio il 14-24 è di lunghezza focale variabile da 14mm fino a 24mm solo se montato su una macchina fotografica con sensore fx a formato pieno e cioè 24x36mm come la D700 ma se lo usiamo su una D300, per esempio, che invece ha un sensore dx a formato ridotto di circa 16x24mm il campo inquadrato non corrisponde più a un 14-24mm, ma va moltiplicato per un fattore di 1,5, e quindi avremo un angolo di campo che corrisponde a un 21-36mm. Ci sono anche altri formati come i Canon leggermente più piccoli che vanno moltiplicati per 1,6 e altri ancora più piccoli come Sony e Olimpus che raddoppiano la lunghezza focale dovendola moltiplicare per 2. E forse adesso state incominciando a immaginare come mai su alcune prosumer o compatte si possono raggiungere lunghezze focali così spinte. In sostanza sono le dimensioni del sensore che determinano la lunghezza focale corrispondente, anche se il riferimento iniziale è sempre sul formato pieno 24x36mm. Non illudetevi però la qualità di un immagine dipende molto da quante volte andiamo a ingrandirla (sensore piccolo più ingrandimenti, sensore grande meno ingrandimenti) e quindi non perdetevi il prossimo articolo dove vi parlerò della qualità dei sensori.
Ricordarsi quindi che le ottiche dx non possono essere usate sulle macchine fx a formato pieno e che invece le fx vanno sempre bene, per ovvie ragioni anche di costruzioni queste ultime costano di più ma sono da preferire, visto che il ritorno al grande formato finalmente è alla portata anche dei fotoamatori.
, anche nei grandangolari la qualità delle ottiche fisse resta inavvicinabile dagli zoom e anche la luminosità a volte fa la differenza. Due i motivi principali, negli zoom lo schema ottico è complesso e composto da numerosi lenti e le dimensioni dell’intero sistema richiede lenti di dimensioni maggiori. Nelle ottiche fisse lo schema è più semplice e i gruppi ottici sono di gran lunga inferiore. Se volete farvi un idea leggetevi la scheda tecnica dello zoom 14-24 e del fisso 20mm di Nikon oppure quelle del 24-70 e del 28 o del 50mm. Alcuni obiettivi come i 28mm e i 20mm hanno fatto la storia, se non intendete spendere i soldi per un ottica a lunghezza focale variabile o se volete puntare sull’altissima qualità allora considerate anche uno di questi obiettivi, il 20mm per il formato pieno e il 14mm per il formato dx. Ecco due esempi: il Nikon nikkor AF 20mm f/2,8 D e il nikkor AF 14mm f/2,8 ED entrambi per il formato fx. Il primo costa circa 700 euro e il secondo circa 1700. Anche qui le case universali come Sigma e Tokina sono dei veri concorrenti ma come detto se puntiamo all’alta qualità vi consiglio gli originali.
Se avete letto tutto con attenzione e vi state chiedendo ma allora quale è il corredo ideale? Vi dovrei dire di rileggere con più attenzione, ma ho deciso di semplificarvi la scelta.
Non mi resta che scrivere un apposito articolo dedicato proprio alla risposta di questa domanda.
54 risposte su “Gli obiettivi fotografici:come scegliere e utilizzare al meglio le ottiche intercambiabili delle reflex 35mm”
Arduino benvenuto in Provediemozioni,
per iscriversi ai nostri corsi è sufficiente mandare una mail con la richiesta. Trovi comunque in questo blog tutte le info nella categoria CORSI FOTOGRAFICI (in alto a destra di questa pagina). ti scrivo intanto al tuo indirizzo mail.
grazie innanzitutto mi sono schiarito un pò l’idee dopo aver letto queste righe . sono alle prime armi e con poca cassa stò valutando la possibilità di iscrivermi ad un corso buona giornata francesco fi
[…] Per un approfondimento potete leggere il mio articolo disponibile nel blog di Provediemozioni.it dal titolo: “Gli obiettivi fotografici: come scegliere e utilizzare al meglio le ottiche intercambiabili delle… […]
Ciao,
grazie dell’articolo che ho “convertito” per la mia micro 4/3…diciamo tutto diviso due
nel mio caso specifico ho un tuttofare decoroso, equiparabile ad un 28-300
come dite punterei adesso su ottica fissa normale, ma sembra che sia più abbordabile un 40mm 1.7
c’è grande differenza con un normale 50mm? o posso considerare il 40mm vicino in termini ti utilizzo?
lo ho trovato uasto sui 200 euro e quindi mi fa gola
grazie mille e proverò a sguirvi di più