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Trekking fotografico

Resoconto del trekking fotonaturalistico a Monte Sole di maggio 2009

dsc_0023jpg800A cura di Sonia Colognesi

Sabato 16 maggio 2009 –  Il degli uccelli

Domenica 17 maggio 2009 – Fotografiamo le orchidee
Ciao a tutti! Questo è il mio commento a caldo lasciato sul sito l’indomani, il 18 maggio:
http://provediemozioni.it/blog/index.php/2009/04/26/trekking-fotografico-a-monte-sole-16dsc_0063jpg800-e-17-maggio-2009/
”E’ stato un fine settimana splendido! A Monte Sole ci vado frequentemente, e, come dicevamo ieri con Antonio, ogni volta le aspettative sono sempre state premiate da incontri forse unici, ma proprio per questo entusiasmanti!!! Sabato abbiamo visto un piccolo di capriolo appena nato, ancora “umidino” e ci siamo allontanati, così la madre è subito ricomparsa in suo aiuto (il piccolo voleva seguirci…) e ieri, all’alba, tanti daini e caprioli, due che giocavano rincorrendosi.
Consiglio a tutti, col cuore, di partecipare a questi incontri, sia dal punto di vista umano, si lega con gli altri, si approfondiscono le amicizie, e anche dal lato dell’apprendimento: non si risparmia di certo e ha aiutato ognuno di noi, singolarmente, ad acquisire nozioni fotografiche e sulla vita degli animali, che difficilmente si riescono ad assimilare in aula. Grazie davvero ad Antonio, a Maria e a tutti i presenti per la compagnia, ciao ciao sonia”.
Ma il racconto dei due giorni inizia da casa…


I preparativi sono semplici, in fin dei conti sono solo 2 giorni, ma alcune cose non devono assolutamente essereaia_9920jpg800t dimenticate e bisogna organizzarle la sera prima della partenza:
• ovviamente la
• le batterie della fotocamera
• la o le schede di memoria
• l’eventuale caricabatterie (non si sa mai)
• il
• i vari obiettivi.
Lo so, sembra ovvio, ma tempo fa (avevo scaricato la sera prima delle foto dalla scheda di memoria) ho portato tutto tranne la “scheda” che era rimasta nel pc… ed ero a 150 km da casa!!! Per fortuna ho risolto perchè nella borsa della macchina avevo una vecchia scheda, più piccola, ma che quel giorno si è dimostrata indispensabile!!!
Dunque, sabato 16 maggio l’appuntamento era per le 10 al Poggiolo di Monte Sole.
Con Daniele e Sheela siamo arrivati al parcheggio puntuali e da lì la prima sorpresa, c’era Katia!
Voi direte. e allora? Bè, ci eravamo riviste ad una serata del un mesetto prima, dopo circa 25 anni che non ci vedevamo, ed è stata una bellissima sorpresa!

dsc_0003jpg800Dopo aver aspettato l’arrivo dei partecipanti, e dopo una meticolosa spiegazione da parte di Antonio  sul programma della giornata e sui possibili incontri in natura che avremmo potuto fare, l’allegra brigata formata da : Maria, Salvatore e Lucia, Paola, Rossella e Ilario, Liviana e Enzo, Anna e Simone, Martino da Ferrara, e altri amici è partita alla conquista della prima salita!
Arrivati al piccolo laghetto che quest’anno, per le abbondanti piogge, era pieno come non avevo mai visto, ci fermiamo e ascoltiamo già diversi uccelli che annunciano il nostro passaggio. ci spiega che il di ogni uccello si diversifica uno dall’altro, ma che ognuno di loro emette a sua volta tanti segnali, di richiamo, di corteggiamento, di pericolo, insomma una vera sinfonia di suoni!
Poi iniziamo a scattare, chi verso il laghetto, chi si dedica ai ritratti, chi cerca di immortalare dei grilli in accoppiamento, chi li pesta (scherzo!!!) insomma, tutti intenti a far qualcosa, sperando in risultati accettabili, ma aia_9944jpg800tsicuramente tutto il resto non manca, la compagnia, la conoscenza da parte di chi ci guida, e davvero molta allegria!
Nonostante il programma preveda per oggi il degli uccelli, non si può rimanere disinteressati al primo incontro con le orchidee selvatiche di questa stagione, e un pò ci soffermiamo anche con loro… e con le ginestre, le rose canine, con le farfalle, per la gioia anche di Sheela, la mia cagnolina, che apprezza ogni volta queste nostre uscite in ambienti in cui anche  lei forse si riappropria un pò di quel contatto con la natura che tanto le manca in città!
Abbiamo sentito diversi uccelli in questo percorso, alcuni anche visti e/o intravisti, fra cui il germano reale, la tortora comune, la capinera, lo scricciolo, il luì piccolo, le cornacchie grigie, la ballerina bianca, il codirosso, il pecchiaiolo e tanti altri.
Arriviamo poi all’ora di pranzo, al sacco ovviamente, consumato su un bel prato, fra chiacchiere, risate, foto (queste non mancano MAI), con Sheela che eldsc_1478jpg800temosinava cibo da ognuno di noi, come al solito, e devo dire che ogni volta dai nostri zaini escono le cose più impensabili, non semplici panini, troppo facile, ma verdure, frutta, formaggi, persino noci questa volta, schiacciate a mano da e Maria con sistemi diversi (lucani e pugliesi) immortalati ovviamente!
Poi due incoscienti (Salvatore e la sottoscritta) nonostante fossimo attorniati da salutisti, osano accendersi una sigaretta, e da qua il racconto di sui danni del fumo e la ormai (per me almeno) famosa storia delle Swarovski  “rovinate” dal fumo sono un tutt’uno, ma che volete, non si può essere perfetti!!! ragnolivianajpg8001
10jpgsoniaLiviana, Maria e Paola si sdraiano per fotografare un bellissimo (si insomma….) ragnetto bianco, mentre io cerco di sollevare il super teleobiettivo di che per questa giornata aveva dato a Salvatore, ma le mie braccia, seppur robuste, faticano non poco a tenerlo su… sob.
Finita la pausa pranzo procediamo, un pò appesantiti, verso la meta, la cima di Monte Sole, dove arriviamo verso le 16.
Ma l’evento che segnerà emotivamente per molti di noi la giornata è un particolarissimo incontro…Prima di arrivare aia_9624jpg800talla cima, sul sentiero del bosco, uno di noi si accorge della presenza di UN BELLISSIMO, DOLCISSIMO, TENERISSIMO piccolo di capriolo appena nato, ancora umido e traballante sulle zampine! Sapendo che i piccoli non vanno assolutamente toccati, altrimenti la madre poi li rifiuta in quanto non li riconosce più dall’odore,  mi è venuta la paura che non tutti sapessimo questa cosa… lui infatti sentendo le nostre voci, cercava di raggiungerci, anzi, è rotolato giù dal ed è arrivato sul sentiero, ma noi, per fortuna, ci siamo allontanati, e, benchè avessi la macchina al collo, l’ del piccolo capriolo mi si è fissata negli occhi senza scattare nulla (c’erano comunque e Salvatore che con il tele sono riusciti a fare delle foto senza disturbare il piccolo).  Insomma, un grandissimo inaspettato incontro, davvero emozionante, Maria ed io ci guardavamo ed eravamo un pochino commosse, da vere mammolette, ma come si fa a non esserlo?
dsc_0165jpg800Poi, con questa grande emozione stretta nel cuore, conquistiamo la cima di Monte Sole  e ci da il benvenuto una bellissima Vanessa Atalanta (conosciuta anche col nome di Vulcano). Non conosco le abitudini di questa farfalla, ma non era affatto preoccupata per la nostra presenza, anzi, penso che fra tutti le abbiamo fatto almeno una decina di foto a testa, e lei sempre lì… bellissima!dsc_0065jpg800
Poi Antonio (che è anche guida storica del Parco) ci ha raccontato brevemente la storia di Monte Sole, conosciuta soprattutto come strage di Marzabotto purtroppo famosa e triste, ma da tramandare, soprattutto ai giovani che non hanno sempre ben chiaro cosa abbiano passato i loro nonni nei tempi della guerra, e pensavamo che, quando i nostri genitori non ci saranno più, il compito di tramandare qualcosa resta a noi, che pur non avendo vissuto tale periodo, abbiamo almeno avuto la possibilità di ascoltarla dalla voce di persone che hanno vissuto questo terribile periodo, con la massima dignità e comunque sapendo poi gioire in futuro delle meravigliose cose che poi la vita ha riservato loro.
12jpg800soniaDopo il rientro al Poggiolo, una cena abbondante e piena di chiacchiere fra i commensali ha concluso questa particolare ed entusiasmante giornata, con altre foto in “notturna” in special modo ad una farfalla notturna, la Pavonia maggiore (Saturnia Pyri).
I più “temerari”, andando a dormire, hanno puntato la sveglia alle 4,45 per assistere al risveglio della natura che in un posto così speciale è un’occasione da non perdere… ma questo è il racconto della domenica!

ore 4,45 di domenica 17 maggio.
Pur avendo dormito davvero poco, la curiosità di chissà quali altre belle emozioni erano fuori ad attendermi, ha resoaia_9531jpg la fatica a lasciare il letto davvero minima, e via, al collo, e giù nell’atrio per incontrare gli altri.
Ci dividiamo in due gruppetti, passa a prendere altri amici, mentre Maria, Liviana, Paola ed io andiamo a presidiare uno dei punti di osservazione conosciuti da loro.
Rigorosamente in silenzio attendiamo speranzose di vedere qualche animale selvatico, devo dire che nel frattempo un vero e proprio concerto di di uccelli riempie la vallata, mai sentiti così tanti tutti insieme, difficile distinguere i suoni l’uno dall’altro, sembra davvero una melodia, tipo quei cd di new age che tanto vanno di moda, ma volete mettere, un concerto dal vivo?
aia_9442jpg800C’è persino la nebbia che sale, e anche l’aria è parecchio frizzante! Ma rimaniamo in speranzosa attesa, in natura la fretta non è una giusta compagna, la fretta la lasciamo a casa, prima di partire per queste avventure.
Infatti ad un certo punto un daino corre velocemente nel prato e via, una rapida visione che subito sfuma fra il verde del prato e la nebbiolina che ancora non si è diradata del tutto.
Il sole fatica a sorgere, ma a noi interessa relativamente, non siamo certo lì solo per vedere l’alba, anzi.
Ad un certo punto telefona e ci comunica che dalla loro osservazione ci sono una decina fra daini e caprioli… cosa facciamo allora? Resteranno lì ancora molto? Vale la pena rischiare, e così, raccolte le nostre poche cose, ci avviamo per raggiungerli. Ottima idea, camminando ci riscaldiamo un pochino, ricordate l’aria frizzante?
Mentre andiamo sembriamo dei piccoli esploratori, cerchiamo di non pestare i sassolini per paura di far rumore e di far scappare eventuali animali che vorremmo invece vedere, e arriviamo così dagli altri.
I daini e i caprioli ci hanno aspettato… sono ancora lì, chi sdraiato, chi bruca, chi si rincorre giocando su e giù per il pendio, insomma, uno spettacolo. Tanti animali selvatici tutti insieme io non li avevo mai visti, per cui sono davvero contenta ed emozionata.
I pensieri si rincorrono velocemente come i caprioli, penso che siamo a solo mezz’ora da Bologna, penso che l’indomani a quest’ora sarò invece in ufficio a far conti, ma ora, sono qua, a ridosso di una discesa, ad osservare questi magnifici animali liberi in natura e mi sento così leggera, nella mente e nel cuore, che belle sensazioni!!!  Le stesse provate questa estate nel parco del Pollino, quando ti senti davvero in pace col mondo, non è una frase fatta, e chi “vive” la natura secondo me mi comprende, è davvero uno stato d’animo piacevolissimo.
Scatto alcune foto, sperando che non siano solo dei puntini marroni nel prato, confido nell’obiettivo, vedrò poi a casa, tanto certe immagini le porti con te comunque, con e senza foto!aia_9454jpg800
Bene, ora andiamo anche noi a brucare il nostro caffè con brioche, l’aria, la passeggiata mattutina e tutto il resto mi hanno messo appetito (buone le scuse, vero?).
Al Poggiolo raggiungiamo i dormiglioni, facciamo colazione tutti insieme, e via, a fotografare orchidee, su per il prato.
10, 100, 1000, chissà quanti scatti sono partiti su quei prati lungo la strada principale, ma davvero tanti, eravamo davvero convinti, cavalletti di varie misure, macchine a volontà e tante bellissime orchidee che aspettavano solo di essere immortalate da noi.
La mattinata è volata, anche perchè quando il tempo lo trascorri piacevolmente capita sempre così, vola, ma siamo riusciti a fare tante cose, e ad avere anche tante nozioni da Antonio, che, come sempre, si è dimostrato più che disponibile a rispondere alle tante nostre domande e a suggerire idee ad ognuno di noi in modo che, con la nostra attrezzatura, potessimo ottenere scatti ben fatti.
All’ora di pranzo abbiamo raggiunto il Poggiolo e abbiamo pranzato all’aperto, tutti nuovamente in compagnia, personalmente molto soddisfatta del fine settimana e contenta anche delle nuove conoscenze, che è un altro aspetto piacevole di queste escursioni. Si conoscono persone diverse, ognuna di noi con le attività più disparate, ma tutti con almeno in comune la passione per la natura e per la fotografia.
Grazie all’organizzazione di Provediemozioni, grazie ai gestori del Poggiolo che hanno accettato molto volentieri anche Sheela e un arrivederci a tutti prestissimo!!!
Prossima avventura Lago Santo e Corno alle Scale!
Sonia

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4 risposte su “Resoconto del trekking fotonaturalistico a Monte Sole di maggio 2009”

Complimenti Sonia per il resoconto curato e dettagliato!!…mi dispiace non essere stato presente,ma grazie alle tue parole ho potuto (solo) immaginare ciò che invece tu e gli altri avete provato dal vivo…

OK grazie Dora per avermi svelato il misterioso testo della canzone…eheheheh….ora mi sento più tranquillo!!!…domani corro a comprarmi il sombrero allora……..

Grazie a Sonia che a saputo interpretare molto bene le senzazioni che io stessa ho provato, le uscite sul campo sono sempre la parte migliore del corso perchè ti permettono di mettere in pratica la teoria avendo un maestro come Antonio che comprende le difficoltà e mette tutta la sua competenza a completa disposizione dei partecipanti.
Fare foto in questo modo vuol dire essere parte della natura, poichè il coinvolgimento è totale.
Grazie quindi a Maria e Antonio, per avermi fatto vivere questa bella esperienza.

Rossella

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