di Renato Rubbini
Arrivo al rifugio – Ciaspolata al Lago Baccio
“Ti passerà a prendere al solito punto di ritrovo un mio amico, Ivano Santucci, e farete il viaggio insieme fino al Rifugio Marchetti!” così mi disse Marco il venerdì pomeriggio prima di partire.
Ciò che non mi ha detto è che Ivano, oltre ad essere una persona simpatica e di compagnia, è anche un esperto di percorsi in montagna ed organizzatore di trekking ed escursioni. Insomma un “fenomèn”, almeno per me che a mala pena sono salito a San Luca a piedi!
Arrivati a sera inoltrata al parcheggio a 500 m sotto il rifugio Marchetti, Ivano( da me soprannominato il Massiccio) mi ha invitato a prelevare i bagagli personali dall’auto e procedere con lui verso il rifugio… camminando. Uno strappo in salita di 500 m al buio pesto, con il peso di borse, macchina fotografica e cavalletto sulle spalle, è stato per me uno sforzo che me lo ricorderò per molto tempo! Bella Ivano!
Giorgio, il proprietario del rifugio Marchetti, ci ha accolto con cortesia offrendoci un aperitivo e successivamente preparando una cena a base di pasta e vino chianti per me, Ivano ed altri ragazzi e coppie di persone che erano arrivate al rifugio nel frattempo.
Dopo cena, è seguita una animata discussione tra me, Ivano e Marco Pistelli, su chi avrebbe dovuto dormire sul letto a castello sopra Ivano e chi nel letto matrimoniale della stanza n°6.
Onde evitare di trovarmi “inquietanti presenze”nel cuore della notte , ho lasciato che Ivano dormisse sul letto a castello e Marco in quello matrimoniale e mi sono fatto assegnare da Giorgio una camera libera solo per me. La prudenza in questi casi non è mai troppa……
Il rifugio Marchetti mi ha favorevolmente impressionato, sia per l’accoglienza delle persone che ci lavorano, sia per struttura di camere e servizi in genere di buona qualità.
L’indomani dopo la colazione, tutte le persone arrivate al rifugio nella giornata di venerdì, si sono preparate con adeguato equipaggiamento (ciaspole a volontà!) ed abbigliamento consono al tipo di percorso innevato che avremmo dovuto percorrere per arrivare al Lago Baccio.
Il sentiero innevato che ci ha portato al Lago Baccio è stato percorso senza tante difficoltà da noi tutti, sotto l’attenta gestione logistica di Marco Albertini e sempre con la presenza rassicurante…del capo scout Ivano.
Il lago ghiacciato ci ha permesso di percorrerlo agevolmente lungo il suo perimetro e la buona luce del giorno di scattare un gran numero di fotografie .
Nel ritorno verso il rifugio, è stato interessante soffermarci lungo le sponde del Lago Santo, dove personale della Protezione Civile di S.Giovanni in Persiceto e team di esperti subacquei stavano eseguendo ( con successo) dei test di immersione ed emersione tra due fori praticati nel lo spesso strato di ghiaccio.
di Rosanna Mancino
Ciao a tutti, sono Rosanna socio fondatore dell’Associazione culturale Provediemozioni.it.
Vi posso raccontare solo una parte di questa escursione , quella che ho vissuto con coloro del numeroso gruppo che, come me, sono partiti il sabato mattina da Bologna.
Sabato 10 Marzo 2012
Arrivo a Casalecchio, con Valentino, alla rotonda Biagi dove ci aspettano i ragazzi che non sono potuti partire il venerdì sera.
Dopo un po’ decidiamo di non prendere l’autostrada ma seguire la fondovalle Panaro e passare da Sestola.
Il viaggio ha inizio, decisamente la giornata è bellissima e questo ci mette già di buon umore. A Sestola ci fermiamo per un caffè.
Dopo Pievepelago alcuni di noi si fermano a Tagliole a sistemare i bagagli perché purtroppo da Giorgio (il proprietario del rifugio Marchetti) non c’è posto per tutti.
Arriviamo a Lago Santo e subito ci accolgono i ragazzi che sono lì dalla sera prima e che ci raccontano con entusiasmo l’escursione della mattina a Lago Baccio. Naturalmente loro sono affamati e a pensarci bene anche noi abbiamo una certa fame-sarà l’aria di montagna?!?
E in breve tutti a tavola nella sala grande…a noi tocca il tavolo dove c’è anche Ivano che, è risaputo, spazza via tutto il mangiabile dai piatti, vabbè per fortuna c’è abbondanza di tutto.
Dopo mangiato, Marco ci illustra l’escursione del pomeriggio. Ci troviamo tutti davanti al rifugio e alcuni di noi guardano con diffidenza le ciaspole che, oltre al nome che ricorda un dolce di carnevale, molti non hanno mai indossato. Ebbene sì… sono lì appoggiate al muro, ci guardano, ma come si mettono?…c’è un destro e un sinistro? Oddio mi sa che casco!!! No ok tutto bene finalmente ci incamminiamo…fino ad arrivare al Passo della Boccaia e Campi di Annibale (che secondo la leggenda, sono il punto in cui Annibale fu costretto ad accamparsi a causa di alti febbri che colpirono i suoi soldati).
Durante il percorso alcuni di noi si lanciano in una corsa sfrenata nella neve fresca (cosa non facilissima con le ciaspole…), divertendosi come bambini e con i bambini.
Finalmente arriviamo al Passo della Boccaia e devo dire che è sempre uno spettacolo meraviglioso, infatti chi non c’è mai stato rimane a bocca aperta.
I bambini (quelli veri) si lanciano giù per il pendio-ma come fanno? Noi invece ci riposiamo e ne approfittiamo per scattare delle fotografie. Roberto, il vero duro della montagna, con il suo equipaggiamento (ok niente a vedere con quello ipertecnologico di Renato) finalmente si mette a sedere nella neve.
Tornati al rifugio e dopo cena, nonostante un fortissimo vento, un gruppo di temerari parte per l’escursione notturna al lago Baccio.
Domenica 11 Marz0 2012
La mattina, dopo un’ abbondante colazione, dovendo rientrare a Bologna, io e Valentino decidiamo di anticipare l’escursione a Lago Baccio, mentre alcuni sono in veranda a prendere il sole .
Per arrivare al sentiero costeggiamo il Lago Santo e ci fermiamo perché incuriositi da un gruppo della Protezione Civile che fanno delle esercitazioni e delle immersioni dopo avere praticato dei fori sul lago ghiacciato.
Per arrivare al Lago Baccio ci fermiamo lungo il percorso perché notiamo una targhetta metallica con una scritta che in parte non è più leggibile perché ormai inglobata in un albero .
Al ritorno, lungo il percorso, incontriamo gli altri del gruppo e ci salutiamo….grazie della compagnia, alla prossima!!
2 risposte su “Resoconto ciaspolata lunare al Lago Santo – Marzo 2012”
In questi giorni di calura…..ripensare a questo week end (un po’) mi rinfresca!!
Rileggo con piacere, anche perchè citato, il commento di Renato e degli altri compagni di escursione…..