Storia della fotografia a Bologna: alla scoperta del mito “Carl Zeiss Jena”
Mercoledi 8 giugno 2011 ore 21,00 (Centro Sportivo Barca)
Affrontare il tema “Carl Zeiss” significa addentrarsi nelle vicende di una delle aziende che più hanno segnato la storia della fotografia e dell’ottica a livello internazionale e che nei suoi 165 anni di vita è sopravvissuta alle controverse vicende storiche tedesche, spesso giocandovi un ruolo di primo piano grazie alla elevatissima qualità dei suoi prodotti.
Carlo Alberto De Casa, autore di una eccellente tesi di laurea nata da una ricerca svolta direttamente negli archivi Zeiss di Jena, ci propone un viaggio nel tempo alla scoperta di uno dei miti della fotografia, un viaggio che inizia nel 1846, anno in cui Carl Friedrich Zeiss apre la sua prima officina, dedicandosi alla produzione di microscopi.
Un viaggio che procede attraverso l’incontro con Ernst Abbe, con Otto Schott, con l’ingresso nel mondo della fotografia all’alba del XX secolo: un percorso da protagonista con la Palmosbau (1902), con la Ica (1909) e soprattutto con la Zeiss Ikon (1926) quando l’azienda assume le dimensioni di un vero colosso industriale con decine di migliaia di dipendenti e filiali sparse in tutto il mondo.
Carlo Alberto presenterà anche una panoramica delle sedi Zeiss fra il 1890 e la Seconda Guerra Mondiale, approfondendo curiosità ed aneddoti, come quelli relativi alla dibattuta data dell’apertura della sede di Londra o alla distruzione della filiale milanese nel 1915: su questi temi si tratta dei primi studi in assoluto, temi mai trattati finora nemmeno in lingua tedesca.
Saranno presentati alcuni fra i maggiori scienziati ottici mondiali, basti pensare a Rudolph, Erfle, Koenig, Kohler, Bauersfeld, ideatore del primo Planetario ad inizio anni Venti, o a Smakula che nel 1935 mette a punto il trattamento antiriflesso; verranno trattati i più noti schemi ottici e saranno presentati dal vivo alcuni degli apparecchi storicamene più rilevanti del periodo 1910 – 1970.
Poi il secondo dopoguerra, le “due Zeiss”, una occidentale ed una orientale filo sovietica, sempre ai livelli più alti dell’ottica mondiale fino alla chiusura della Zeiss Ikon e alla prosecuzione della produzione grazie a patnership con aziende giapponesi.

Fra i prodotti marchiati Zeiss durante gli anni della divisione verranno illustrati i grandi obiettivi utilizzati dagli americani per la conquista della Luna, successivamente riadattati dal celebre regista Stanley Kubrick per le riprese del film “Barry Lyndon”.
La serata si chiuderà con un rapido quadro riassuntivo degli ultimi due decenni di Carl Zeiss, protagonista di una diversificazione verso settori quali quello dell’oftalmica e della metrologia industriale e di prestigiose collaborazioni, come con Sony, Nokia e Swarovski.
3 risposte su “Alla scoperta del mito Carl Zeiss Jena – Bologna 8 giugno 2011”
La serata si è svolta nel migliore dei modi, nonostante il tema specifico i partecipanti sono rimasti incantati, per quasi due ore, dal meraviglioso viaggio nella storia della Zeiss illustrata magistralmente da Carlo Alberto. L’evoluzione nel campo fotografico della storica azienda è stata ricostruita con miticolosa ricerca nella collezione delle macchine fotografiche di Aniceto Antilopi che ha consentito ai presenti di seguire con maggiore facilità e di toccare con mano gioelli memorabili di grande valore. Insieme i due docenti hanno saputo appagare con grande professionalità la volgia di conoscenza e di curiosità dell’attento pubblico.
Ritengo personalmente che l’accoppiata di due esperti come Aniceto e Carlo Alberto consente di apprendere al meglio e rendere piacevole l’orgomento anche per i non addetti ai lavori.
Approfitto ancora una volta per rigngraziare a nome della nostra associazione Aniceto e Carlo Alberto per averci dato questa bella opportunità e aver rinvigorito l’interesse storico della nostra amata fotografia.
Che peccato non lo sapevo. Me la sono persa. Avete in programma un’altra mostra sulla “Carl Zeiss”. Fatemi sapere. Grazie
che genio! Zaiss nel 1846 sapeva tirare fuori dalle foto l’efetto che tanti non riescono ad ottenere neanche adesso. un vero maestro della fotografia