Articolo e foto di Anna e Simone Bergonzoni
E’ una notte di luglio e come spesso accade il sonno leggero si interrompe al canto di una civetta che si posa sulla grondaia! Questa notte il canto è particolarmente insistente… forse è infastidita dal temporale…
Il mattino al risveglio ci siamo già dimenticati della compagnia notturna!
Nella pausa pranzo Anna al telefono mi racconta che nel cortile di casa c’è un piccolo di civetta e che lo sta fotografando!! Che peccato pranzare in mensa… Ecco il perché di tutta quella insistenza notturna! Una madre che al rientro non trova più il figlio!
Arrivano però le 17 e dopo qualche faccenda riesco a rincasare sperando di vedere la civetta. Basta aprire il cancellino che il piccolo apre le ali e si nasconde in mezzo ad alcuni vasi! Sono proprio fortunato mi stava aspettando! Vado subito a prendere la macchina fotografica e un po’ di macinato di carne! Penso avrà più fame che voglia di posare per me… torno in cortile solo dopo aver recuperato un filo di ferro. A cosa serve il filo di ferro? Se in un capo agganciamo un po’ di cibo riusciamo ad allungargli da mangiare senza avvicinarci troppo, lo faceva sempre mio padre quando trovava dei piccoli. Garantisco che funziona! Se però nel frattempo volete fotografare il piccolo a bocca aperta otterrete i miei pessimi risultatati! Tra uno scatto e l’altro la civetta ha finito tutta la carne! Intanto rientra anche Anna dal lavoro e ci chiediamo che cosa sia meglio fare per la civetta! La lasciamo nel cortile? La teniamo in una gabbia? La riportiamo sul tetto? Forse è il caso di chiamare Antonio che ci risolve sicuramente il nostro problema! Infatti ci consiglia senza ombra di dubbio di riportala sul tetto! Bene, armiamoci di guanti di pelle e cerchiamo di prenderla senza farle male! Sembra che la cattura sia andata bene, la civetta è calma e riusciamo anche a farle alcune foto in mano. Senza dilungarci troppo andiamo sul tetto per liberarla, la poso sulle tegole, le faccio due foto le lascio un altro po’ di carne lì vicino. Lei mi guarda, apre le ali, le sbatte, e vola via! Plana probabilmente nel cortile del vicino. Scendo subito e vado a vedere se la rintraccio, ma se non è lei a muoversi… è impossibile trovarla! Che delusione! Speriamo che la madre riesca comunque a nutrirla!
Dopo cena ci vediamo con Antonio che ci spiega come è il richiamo dei piccoli e che se ci appostiamo sul tetto dovremmo vederli muoversi. Secondo voi cosa abbiamo fatto appena rincasati? Bravi, siamo proprio andati sul tetto! Anche se siamo rimasti poco perché tutto taceva e non si muoveva proprio niente. Siamo scesi e ci siamo affacciati ad una finestra sempre sperando di sentire qualche richiamo magari dal cortile del vicino. Ed ecco che la spiegazione di Antonio si realizza! Sul cornicione sopra alla finestra c’è qualcosa che si muove e fa quello strano richiamo. Non riusciamo a stare in silenzio, la situazione ci fa bisbigliare così il piccolo ci sente. Ora è lui curioso di vedere chi è a disturbarlo! Si affaccia dal cornicione e ci guarda!! Muove un po’ la testa poi rientra e non si fa più sentire. Sono già passati diversi giorni e dalla finestra non si sente più niente. Forse ha già preso il volo!
Non ci resta che aspettare il prossimo anno, se torneranno a riprodursi sul nostro tetto vi faremo sapere. Forse anche VEDERE!
4 risposte su “Ambarabaciccicoccò la civetta… s’involò!”
Le civette sono abbastanza difficili da vedere per le loro abitudini notturne ma basta essere nel posto giusto e primo o poi vi faranno visita.
La casa di Anna e Simone si trova a Castelfranco Emilia (a 1 KM dal centro) al secondo piano di una quadrifamiliare con giardino e orto (coltivato dal papà di Anna). Sono a 50 mt dalla ferrovia e, oltre questa, vi è il parco pubblico “Forte Urbano”.
Tra Bologna e Modena ai margini della pianura padana, zona ricca di verde ma con pochi alberi maturi le case costruite in modo tradizionale consentono alle civette di poter nidificave anche nei tetti di edifici abitati. Veramente il legame tra attività umane e civette è comune in tutti il territorio nazionale escluso solo le grandi città e la montagna.
Le civette si nutrono di piccoli topi ma anche di una grande quantità di insetti sopratutto cavallette, quindi averle intorno casa è una vera fortuna…
Non sempre è indicato soccorrere giovani animali se non sappiamo come aiutarli ma come in questo caso, se ci sono gatti e cani è meglio evitare che vengono mangiati inutilmente.
Grazie a Simone e Anna
Per saperne di più sulle civette leggete anche lo speciale a questo link:
http://provediemozioni.it/index.php?pag=visualizza_speciale&id=81
….Anna & Simone siete stati proprio fortunati a fare un incontro così emozionante….una cosa però vi faccio notare…non avete dato un nome al piccolo!!!eheheheheh….scherzo…… :=P
Hei! Cercavo una cosa su Google e ne trovo un’altra…bé, la foto della civettina sopra il guanto bianco con l’aria leggermente scocciata ma pur sempre disponibile é proprio bella (adoro le civette, gli allocchie i gufi…): bene…grazie e auguri per il prossimo incontro civettuolo!
Un saluto!
GDM
Anna scusa ma la civetta nn porta male